giovedì 15 maggio 2014

Sì, viaggiare


Viaggiare, ritrovarsi dove non si vorrebbe mai essere. Bussare a una porta. Aprire/farsi aprire una porta. Incontrare ciò che più ci spaventa: noi a testa in giù. La giungla è uno spazio dove la legge non si ribalta quasi mai, soprattutto se si è prede. "Questa è la legge della giungla. Vecchia e vera come il cielo", sosteneva Kipling. Ma se si è cacciatori e poi si diventa prede, la legge della giungla può rischiare di vedere sconvolti i propri dogmi.

Il gioco allora può divenire davvero pericoloso; "Kill, then love!", sostiene con veemenza Zaroff. L'amore che fa dell'uomo la preda, sempre e comunque. Ma vivere da cacciatori è più facile che vivere da prede? Domanda a cui è assai arduo rispondere. Certo, con un'arma tra le proprie mani - che sia anche un'arma-metafora - le cose appaiono sempre più semplici. Ma se quell'arma dovesse caderti di mano e far partire accidentalmente un colpo in direzione della tua fronte - così spaziosa e già solcata da una profonda ferita che doveva esserti da monito sulla pericolosità del mondo selvaggio della caccia, un avvertimento insomma su come le prede possano trasformarsi in cacciatori - allora cosa faresti? Te lo dico io: non muoveresti un dito. Sarebbe troppo tardi. Saresti morto.

La porta, a quel punto, si chiuderebbe. E non potresti più riaprirla o farla riaprire.
I giochi, quando sono pericolosi, non andrebbero giocati.
Mai.

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