venerdì 31 luglio 2015

Leggere le immagini #5 - Filmidee

Filmidee.it è un magazine online trimestrale di critica cinematografica fondato nel 2011 da Daniela Persico e Alessandro Stellino.

Filmidee.it intende rapportarsi ai mutamenti in corso in ambito culturale senza nostalgie di sorta, con la consapevolezza che il cinema sia più vivo che mai ma che la sua elaborazione passi attraverso nuove forme e nuove pratiche.

Filmidee.it si propone come luogo effettivo e concreto di interazione, in cui una generazione di giovani critici offre il proprio contributo, oltre che in forma scritta, per mezzo di interventi, incontri e visioni.

mercoledì 6 maggio 2015

Leggere le immagini #4 - The Cine-Files


The Cine-Files è la rivista online del Department of Cinema Studies del Savannah College of Art and Design. Essa intende fornire un terreno di incontro per gli amanti del cinema e permettere loro di condividere intense riflessioni su questa specifica arte. Essa concepisce il cinema – in tutte le sue forme eclettiche del passato, del presente e del futuro – come piacevole e allo stesso tempo pregno di sostanza, e dedica perciò queste pagine a una sua appassionata analisi.


http://www.thecine-files.com/


domenica 3 maggio 2015

Leggere le immagini #3 - Lo Specchio Scuro

Lo Specchio Scuro è una rivista di cinema online. 

Attraverso le analisi di film, registi e tendenze, di ieri e di oggi, si vuole proporre un approccio trasversale e diversificato alla materia cinematografica. 

Una pluralità di approcci e di metodologie caratterizzati dall'uso sistematico di apporti iconografici: un tentativo, questo, di ricostruire quel «testo introvabile» di cui parlava Bellour.


http://specchioscuro.it/

mercoledì 29 aprile 2015

Leggere le immagini #2 - Mediacritica

Mediacritica nasce come progetto di critica cinematografica. Non una rivista di critica, come ce ne sono tante, ma un luogo di sperimentazione nel quale i partecipanti possono esprimersi nel campo giornalistico e saggistico.

Da subito ci è parso opportuno escludere tutte le forme di intervento più aleatorie e effimere del web, dalle news agli interventi cronachistici. La critica si trova dunque al centro del nostro discorso e – consapevoli che persino nel linguaggio di tutti i giorni lo “spirito critico” viene considerato una qualità essenziale per l’autonomia dell’individuo – vogliamo dunque analizzare e interpretare opere cinematografiche e mediali, festival, serie televisive.

I film, ovviamente, continueranno ad essere il campo di intervento principale, attraverso lo strumento della recensione. Ma ciò non impedisce di occuparsi al tempo stesso di tutto il panorama di testi audiovisivi e neomediali che ci circonda.

Il campo in cui intendiamo collocarci è quello della critica specializzata, con interventi precisi e pertinenti, secondo un’idea di critica libera e indipendente, fondata sulla capacità di giudizio e sull’originalità di pensiero, senza alcun condizionamento o preoccupazione se non quella della credibilità nei confronti del lettore.

http://www.mediacritica.it/ 

martedì 28 aprile 2015

Leggere le immagini #1 - Rapporto Confidenziale

Rapporto Confidenziale è una piattaforma editoriale italo/svizzera nata nel novembre 2007.

RC risponde all’esigenza di dare conto del cinema, dei film e dei suoi autori, in assoluta libertà, svincolati dai diktat del mercato, in primis editoriale, dalla schiavitù delle uscite settimanali, dalla noia delle sale e dall’incubo delle multisale; in una parola: emancipazione – dal cinema trattato come merce, dalla visione intesa come intrattenimento. Dalla sua nascita RC parla di cinema invisibile, mai distribuito, sommerso ed artigiano, cercando di dare voce alle esperienze ed alle realtà che reputiamo interessanti ed ancora poco conosciute. Ma pure di cinema classico dimenticato, di capolavori sottovalutati, di autori scivolati immeritatamente nell’oblio, dei classici del futuro, senza rinunciare ad incursioni nei film e fra i registi più noti.


http://www.rapportoconfidenziale.org/


martedì 24 febbraio 2015

Cinque zampe sono meglio di quattro

Toro alato con testa umana (sec. VIII a. C.). Parigi, Louvre.

L'arte mesopotamica è stare di fronte o stare di lato convivendo con la stessa forma di visione e con lo stesso impianto naturalistico. Non importa se poi la somma contraddice le caratteristiche di quegli esseri viventi; accertarsi che non ci sia fraintendimento, che si guardi da una parte o che si guardi dall'altra.
Con una doppia veduta raggiungiamo sempre l'essenza delle cose.

domenica 8 febbraio 2015

"E allora, chi sono io?" Le parole e le cose.



"[...] Arrivò subito a una pianura, con un bosco dall'altro lato: sembrava molto più oscuro dell'ultimo bosco, e Alice ebbe paura di entrarci. Però, ripensandoci meglio, decise di andare innanzi: «Perchè certamente non ritornerà più» essa si diceva, e quella era l'unica via per l'Ottava Casella.
- Questo dev'essere il bosco, - disse meditabonda, - dove le cose non hanno nomi. Chi sa che sarà del mio, quando c'entrerò! Non mi piacerebbe di perderlo... perchè dovrebbero darmene un altro, e certo sarebbe brutto. Sarebbe divertente trovare la creatura che portasse il mio vecchio nome. Proprio come i manifesti quando la gente perde i cani: «Risponde al nome di Menelik: aveva un collare d'ottone»; figurarsi, chiamare ogni cosa che s'incontra «Alice», finchè una risponde. Ma se fosse savia, non risponderebbe affatto.
Divagava a questo modo, quando raggiunse il bosco, che le sembrò molto freddo e ombroso. «Ma ad ogni modo è un gran conforto, - si diceva entrando sotto gli alberi, - dopo tanto caldo, entrare nel... nel... che cosa?» ella continuò, piuttosto sorpresa di non poter trovar la parola. «Vado sotto il... sotto il... sotto questo, sai» e mise la mano sul tronco dell'albero. «Chi sa come si chiama! Credo che non abbia nome... sì, certo, non l'ha.»
Stette silenziosa per un minuto a pensare; e poi ricominciò: «E allora è realmente accaduto, dopo tutto. E ora, qual è il mio nome? Voglio ricordarlo, se posso. Sono proprio decisa.» Ma l'essere decisa non significava nulla, e tutto ciò che poté dire, dopo molto scervellarsi, fu: «Al, so che comincia per Al.»
Proprio in quel punto venne a passare una cerva, che guardò Alice coi suoi grandi gentili occhi, ma non sembrò per nulla impaurita.
- Qua, qua! - disse Alice, sporgendo la mano e provando a carezzarla.
Ma quella diede un piccolo balzo, e poi la guardò calma di nuovo.
- Come ti chiami? - disse finalmente la Cerva, con una soavissima voce.
«Vorrei saperlo», pensava la povera Alice, e rispose tutta rattristata:
- In questo momento, nulla.
- Pensaci ancora, - disse la Cerva, - così non può essere.
Alice pensò ancora, ma non venne a capo di nulla.
- Per favore, e tu non puoi dirmi come ti chiami? - ella disse timidamente. - Forse m'aiuteresti a ricordare il mio nome.
- Te lo dirò, se vieni un po' più oltre, disse la Cerva. - Qui non posso ricordarlo.
Così esse viaggiarono insieme per il bosco, Alice con le braccia strette affettuosamente intorno al morbido collo della Cerva, finchè non arrivarono in un'altra pianura, dove la Cerva balzò improvvisamente in aria e si liberò dal braccio di Alice.
- Io sono una Cerva, - esclamo con voce di gioia. - E povera me, tu sei una creatura umana.
Tosto uno sguardo di sgomento apparve nei suoi begli occhi bruni, e l'istante dopo essa s'era slanciata lontano a grande velocità.
Alice la seguì con lo sguardo, lì lì sul punto di scoppiare in lagrime per aver perduta così improvvisamente quella piccola compagna di viaggio.
«Però, so il mio nome ora, - ella si disse: - questa è una consolazione. Alice... Alice... non lo dimenticherò più [...]»."


Brano tratto da Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò di Lewis Carroll