"Il volume mira a indagare la nascita della cultura video in
Italia e a delineare una sua mappa concettuale attraverso i discorsi, le
pratiche e le tecnologie di usi tra gli anni Settanta e gli anni
Novanta del Novecento, ossia durante l’affermazione del video analogico.
Prendendo avvio dalla rielaborazione del concetto di cultura filmica,
si osservano non le espressioni artistiche connesse al nastro
magnetico, ma la sua diffusione “dal basso” e “di massa”. In
particolare, il libro si concentra sull’analisi delle riviste
specializzate tra il 1970 e il 1995 (anno in cui la comparsa delle prime
tecnologie digitali per il mercato consumer segna un cambio di
paradigma mediale): tali riviste, infatti, rappresentano un repertorio
fondamentale per la mappatura del dibattito che regola la nascita e
l’affermazione della cultura video all’interno della società italiana".
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